Le patologie che coinvolgono le valvole cardiache (valvola mitralica, aortica, tricuspide e polmonare) sono particolarmente diffuse nella popolazione. Alcune necessitano di soli controlli periodici, altre richiedono un intervento di riparazione o di sostituzione.
Negli ultimi anni sono stati fatti importanti passi avanti nel trattamento delle valvulopatie. La cardiochirurgia e la cardiologia interventistica della Fondazione Poliambulanza sono state tra le protagoniste nel panorama italiano di questo cambiamento, con l’avvio, ormai da più di dieci anni, di un programma di trattamento mininvasivo e transcatetere delle valvulopatie.
Da questa esperienza nasce il "Centro per il Trattamento delle Malattie Valvolari" di Poliambulanza, in grado di offrire un trattamento “sartoriale”, ovvero personalizzato, per le patologie valvolari. Tutto avviene attraverso un percorso diagnostico-terapeutico ben articolato e che coinvolge medici appartenenti a più specialità.
Le coronaropatie sono tutte quelle patologie che riducono l’afflusso di sangue al muscolo cardiaco. Possono essere individuate attraverso controlli diagnostici semplici quali l’elettrocardiogramma (ECG), l’ecocardiogramma di base o sotto sforzo o accertamenti più complessi quali la risonanza magnetica cardiaca,la tomografia computerizzata a fascio di elettroni o Coronarografia.
Gli interventi più comuni di riparazione coronarica (circa il 95% dei casi) sono rappresentati dall'Angioplastica, più raramente la malattia è così diffusa da richiedere un intervento chirurgico di By-pass, il più delle volte eseguiti con tecniche mini-invasive.
L’angioplastica coronarica viene eseguita per via radiale (arteria del polso), con semplice anestesia locale, riducendo sensibilmente le complicanze ed aumentando sensibilmente la tolleranza da parte del paziente; il by-pass eseguito senza circolazione extra-corporea aumentando la sicurezza dell'intervento, e riducendo sia il rischio di infiammazioni che i tempi di ripresa post-operatoria dei pazienti.
L'elettrofisiologia è la disciplina medica che si occupa dei disturbi del ritmo del cuore, le aritmie cardiache. Questi disturbi possono manifestarsi come rallentamenti (bradicardie) o accelerazioni (tachicardie) dei battiti cardiaci.
Talvolta, in presenza di bradicardie, è necessario impiantare pacemaker definitivi per riportare i battiti alla normale frequenza.
Fondazione Poliambulanza è stata selezionata come uno dei pochissimi centri in Italia a poter impiantare pacemaker senza fili. Si tratta di sofisticati sistemi in grado di ridurre sensibilmente la possibilità di infezioni e di annullare del tutto gli inconvenienti di tipo estetico.
Tra le patologie vascolari più comuni vi è sicuramente l'aneurisma aortico addominale. Come per quanto riguarda altre patologie legate al cuore, anche nel caso dell'aneurisma in Fondazione Poliambulanza è preferita una metodologia di intervento mini-invasiva che prevede un approccio combinato cardiovascolare e cardiochirurgico.
Tale procedura può essere eseguita in anestesia locale e comporta l’inserimento di una endoprotesi, un tubo flessibile in materiale sintetico, attraverso una piccola incisione a livello dell’inguine.
Il dispositivo viene posizionato grazie all’utilizzo di un catetere di rilascio (un sottile tubo di gomma che deve trasportare l’endoprotesi stessa) che viene rimosso al termine dell’intervento.
L’ingegneria biomedica ha studiato nuove endoprotesi estremamente flessibili, che permettono di curare l’aneurisma aortico addominale anche in quei pazienti che presentano l’ aorta molto tortuosa o aneurismi con colletto troppo corto sui quali non possono essere utilizzate le endoprotesi tradizionali.
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