Unità Chirurgia Endovascolare

L’unità semplice di chirurgia endovascolare si occupa del trattamento delle patologie aneurismatiche dell’aorta e del trattamento delle arteriopatie ostruttive croniche. Queste metodiche fanno parte delle tecniche mini-invasive e possono essere eseguite anche in anestesia locale. 

La tecnica endovascolare è ad oggi una sicura alternativa alla chirurgia tradizionale sia nei pazienti fragili che non possono essere operati, sia per tutti gli altri pazienti consentendo una riduzione dei tempi di ricovero in ospedale (in media 2-4 giorni). Questo trattamento può essere effettuato in tutti i distretti dell’aorta se le condizioni anatomiche dei vasi sanguigni lo consentono.

L’endoprotesi protegge il tratto di aorta indebolita dall’aneurisma senza che sia necessario aprire il vaso sanguigno né rimuovere nessun tessuto, rendendo quindi l’intervento meno invasivo. Le protesi sono disponibili per diversi distretti, da cui prendono il nome, ci sono le endoprotesi addominali (EVAR), quelle per il distretto toracico (TEVAR), quelle create con fori per consentire il passaggio di vasi per il fegato e i reni (FEVAR: “fenestrated”) oppure con ramificazioni utilizzabili anche per le arterie iliache (BEVAR: “branched”).

L’angioplastica percutanea o PTA è una tecnica di chirurgia interventistica che consente di dilatare il tratto ristretto di un’arteria che riduce il flusso di sangue a valle, mediante uno o più gonfiaggi di un catetere a palloncino. In alcuni casi, può essere posizionata una protesi metallica tubolare (stent) per migliorare la pervietà del vaso. Generalmente l’ostruzione è rappresentata da una placca aterosclerotica.