Adenomectomia retropubica “a cielo aperto” (OSP – Open Simple Prostatectomy)
L'adenomectomia retropubica “a cielo aperto” è un intervento chirurgico eseguito con tecnica tradizionale, utilizzato nel trattamento dell'ipertrofia prostatica benigna. Questa procedura viene eseguita in anestesia generale e prevede un'incisione nella parte inferiore dell'addome, al di sotto dell'ombelico, per accedere direttamente alla prostata. Una volta esposto, l'adenoma prostatico viene separato dalla capsula prostatica, asportato e inviato per l'analisi anatomo-patologica.
La degenza post-operatoria è generalmente di 5-7 giorni, durante i quali il paziente deve mantenere un catetere vescicale.
Tuttavia, a causa della sua natura invasiva, del rischio relativamente elevato di sanguinamento e della lunga degenza post-operatoria, l'adenomectomia retropubica è stata progressivamente sostituita da tecniche minimamente invasive, come la resezione transuretrale della prostata (TURP), l’enucleazione con laser a Tullio (ThuLEP) e quella con laser a Olmio (HoLEP). Generalmente, questa tecnica viene riservata a casi particolarmente complessi o a prostate di dimensioni molto grandi che non possono essere trattate adeguatamente con altri metodi.
Adenomectomia retropubica robotica – “Simple prostatectomy” (RASP – Robot-Assisted Simple Prostatectomy)
L'adenomectomia retropubica robotica, nota come "simple prostatectomy", è un intervento chirurgico utilizzato per trattare l'ipertrofia prostatica benigna, in particolare quando la prostata è molto voluminosa. Questo intervento viene eseguito con l'ausilio del robot chirurgico di ultima generazione Da Vinci Xi®, che consente al chirurgo di eseguire la procedura con alta precisione e controllo. L'intervento viene eseguito in anestesia generale.
Vengono effettuate cinque piccole incisioni sull'addome, all'altezza dell'ombelico, attraverso le quali vengono introdotti gli strumenti chirurgici e le braccia robotiche. Queste incisioni riducono il trauma ai tessuti e migliorano il recupero postoperatorio, rendendo la procedura meno invasiva rispetto alla chirurgia tradizionale “a cielo aperto”.
Il chirurgo utilizza una console tridimensionale per ottenere una visione chiara e dettagliata dell'area dell'intervento e per controllare le braccia robotiche, permettendo una manipolazione delicata e accurata del tessuto prostatico.
In questo modo il chirurgo è quindi in grado di eseguire una piccola incisione sulla capsula prostatica fino a raggiungere il piano dell’adenoma prostatico, che viene asportato con estrema precisione ed inviato per l'analisi anatomo-patologica. Al termine dell’intervento viene posizionato un catetere vescicale che viene mantenuto in sede per circa 7 giorni, di cui i primi 3 si trascorrono in ospedale.
Per la tutela della salute e del ben-essere del singolo, della coppia, della famiglia
Cerca il Punto Prelievi di Poliambulanza più vicino a te ed effettua le analisi di laboratorio tramite il Servizio Sanitario Nazionale o in regime privato.
Una guida pratica per le donne che scelgono di partorire in Fondazione Poliambulanza.
Tutti i servizi Welfare per le aziende che hanno a cuore la salute dei propri dipendenti
Il nuovo punto di riferimento dei bresciani.