Che cos’è l’analisi Heartflow
L’analisi Heartflow è una valutazione non invasiva che sfrutta i dati di una Tac cardiaca convenzionale per creare un modello 3D a colori delle coronarie al fine di mostrarne lo stato di salute.
Come funziona
Se la Tac cardiaca evidenzia delle ostruzioni coronariche oltre una definita soglia, effettuare un’analisi con il sistema Heartflow rappresenta una strategia diagnostica riconosciuta dalle linee guida per la valutazione e la diagnosi del dolore toracico dell’American College of Cardiology e dell’America Heart Association. L’analisi si basa su modelli fisici che combinano anatomia e fisiologia; essa restituisce un modello 3D delle coronarie ove viene indicato il dato della FFRct (Fractional Flow Reserve), un parametro che esprime il flusso sanguigno nelle coronarie a monte e a valle delle ostruzioni. Questo modello dà un’idea più accurata sull’entità della malattia coronarica e consente di ottimizzare i passi successivi del percorso di trattamento.
In quali patologie è indicata e quali sono i vantaggi
L’analisi è indicata nel sospetto di malattia coronarica o coronaropatia (Coronary Artery Disease, CAD), una patologia che si sviluppa quando le coronarie si occludono parzialmente o completamente per la presenza di placche ateromasiche, non riuscendo ad apportare un flusso sanguigno sufficiente al cuore. Ciò può provocare dolore toracico, affanno o altri sintomi, oltre ad aumentare il rischio di infarto miocardico.
La metodica consente una diagnosi di malattia coronarica più accurata rispetto ad altri esami non invasivi, riduce gli esami non necessari e le visite ambulatoriali, ottimizza il percorso di trattamento. La probabilità di non rilevare la malattia coronarica è <1% dei casi.
Ci sono controindicazioni o effetti collaterali?
Di per sé l’analisi non presenta effetti collaterali. Ha qualche restrizione nei casi in cui le coronarie siano eccessivamente ricche di calcio parietale o quando la Tac cardiaca oggetto di analisi abbia scarsa qualità diagnostica. A tale proposito è necessario mantenere adeguata qualità diagnostica della Tac ricorrendo alla preparazione del Paziente con nitroderivato, per dilatare le coronarie, ed eventualmente somministrando farmaci per ridurre la frequenza cardiaca.
I principali effetti collaterali della Tac sono legati alla erogazione di radiazioni ionizzanti e alla somministrazione di mezzo di contrasto organoiodato, per i quali si rimanda all’informativa aziendale.
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