L’ectropion è un disturbo caratterizzato dall’allontanamento della palpebra inferiore dall’occhio, con conseguente rotazione verso la parte esterna. Questa condizione determina la cheratizzazione dei puntini lacrimali: le lacrime, in questo caso, cadono all’esterno dell’occhio venendo meno alla loro azione lubrificante. Ciò determina infiammazione e ispessimento della parte esterna della palpebra, aggravando maggiormente lo stato dell’ectropion e provocando lesioni alla superficie corneale.
In genere, l’ectropion è collegato all’invecchiamento, causa principale del rilassamento dei tessuti e dell’indebolimento muscolare delle palpebre (iperlassità). Il disturbo può anche essere determinato da malattie di tipo congenito, disfunzioni meccaniche, paralisi o cicatrici.
In caso di ectropion, le palpebre non possono svolgere pienamente la loro funzione umettante: i sintomi del disturbo, quindi, sono tutti correlati a questa fastidiosa condizione. L’occhio affetto da ectropion è arrossato ed irritato, soffre di bruciori ed è maggiormente esposto ad infezioni quali la congiuntivite, determinate dal cattivo funzionamento della pellicola lacrimale. L’occhio affetto da ectropion, inoltre, risulta estremamente secco nonostante presenti una lacrimazione eccessiva: le lacrime, infatti, fluiscono al di fuori dell’organo visivo, determinando appunto secchezza. La compresenza di tutti questi sintomi, accompagnati anche da lievi forme di dolore, possono addirittura causare il danneggiamento dello strato più superficiale della cornea (disepitelizzazione) e una significativa riduzione della vista.
La diagnosi dell’ectropion avviene tramite una normale visita oculistica, nel corso della quale il medico può effettuare un test per la lassità orizzontale della palpebra che consente di determinare se i tessuti interessati sono indeboliti o danneggiati.
La prescrizione di colliri di vario tipo (lubrificanti, antinfiammatori, cortisonici) ha il solo scopo di alleviare i disturbi causati dalla malattia. L’unica soluzione alla correzione definitiva dell’ectropion, infatti, è rappresentata dall’intervento chirurgico. L’operazione per la correzione dell’ectropion non richiede ricovero, si svolge in anestesia locale ed ha una durata di circa 30 minuti. Lo scopo dell’intervento è quello di accorciare la palpebra e reinserirla in sede, riducendo in questo modo la condizione di lassità e ricollegando (ove necessario) il puntino lacrimale all’occhio al fine di ripristinare il corretto drenaggio lacrimale.
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Dr. Miglio Vincenzo
Scienze Chirurgiche
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