L'ernia di parete addominale rappresenta il tipo di erniazione più frequente e colpisce il 5/6% della popolazione mondiale. La parete addominale è strutturalmente costituita dai muscoli retti e dai muscoli larghi dell’addome a loro volta rivestiti dalle fasce tendinee. In casi di un progressivo indebolimento delle pareti fasciali e muscolari, può verificarsi l'erniazione attraverso un orifizio di una parte del contenuto interno dell’addome.
Le cause scatenanti sono congenite, quindi presenti dalla nascita (frequenti sono ad esempio le ernie ombelicali), ma possono risalire anche a sforzi o al progressivo invecchiamento della parete addominale. Una tipologia particolarmente frequente è quello dei cosiddetti laparoceli, ovvero le ernie della parete addominale secondarie a trattamenti chirurgici. In questo caso la zona di debolezza acquisita della parete addominale si localizza in corrispondenza della sede di una pregressa incisione chirurgica: l’incompleta o imperfetta guarigione di questa ferita determina nel tempo la formazione di questa ernia.
Nel caso in cui il paziente manifesti i sintomi di un'ernia di parete addominale, il medico può diagnosticarne la presenza semplicemente tramite osservazione della zona addominale e tramite palpazione per verificare la grandezza e lo stadio di sviluppo della patologia. A supporto del giudizio clinico, onde acquisire informazioni ulteriori circa il contenuto dell’ernia e l’effettiva grandezza del difetto si possono effettuare accertamenti radiologici in particolare l’ecografia e la TC o la risonanza magnetica di parete.
L'ernia di parete addominale può essere asintomatica ovvero non causare disturbi e il paziente può non ravvisarne la presenza. Nella maggior parte dei casi si manifesta come un rigonfiamento variabile col respiro e con la postura o lo sforzo di una zona dell’addome. Possono associarsi fenomeni irritativi della pelle sovrastante e ripercussioni sulla funzionalità dell’intestino come gonfiore o stipsi. Nei casi particolarmente gravi (ernia permagna) possono aversi ripercussioni sull'anatomia addominale con conseguenze funzionali gravi in particolare difficoltà respiratorie ed occlusioni intestinali.
La cura delle ernie è chirurgica. Il trattamento corretto richiede una conoscenza accurata delle tecniche più moderne e dei materiali protesici oggi indispensabili per garantire risultati duraturi e ridurre il numero di recidive.
La maggior parte delle ernie della parete addominale può essere riparata con tecnica mini-invasiva, perciò senza tagli e con il vantaggio di un pronto recupero fisico e una dimissione precoce dopo 24 ore.
A volte al difetto di parete si associa anche un importante inestetismo della pelle o un eccesso della stessa. La presa in carico più corretta in questo caso prevede di affrontare entrambe le problematiche in modo da restituire al paziente non solo una integrità funzionale della parete addominale ma anche un profilo estetico piacevole.
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