Il cervello non è l’unico organo contenuto nella scatola cranica, esso “galleggia” all’interno di un liquido limpido, acquoso con particolari caratteristiche biochimiche che gli conferiscono un ruolo difensivo (ammortizza le accelerazione del parenchima cerebrale) e nutritizio.
Tale liquido è conosciuto come liquor e viene prodotto a partire dal sangue da particolari strutture chiamate plessi corioidei in misura pari a 150 ml al giorno nell’adulto. Tale liquido, oltre a circondare il cervello nello spazio subaracnoideo, è anche contenuto all’interno di grandi camere dette ventricoli che si trovano nella profondità del cervello. I ventricoli sono 4 e sono connessi al canale centrale del midollo spinale.
In particolari condizioni la quantità di liquido che si trova all’interno dei ventricoli cerebrali aumenta. Tale condizione è nota come idrocefalo.
Le cause di questo accumulo sono tante e di diverso tipo, ma le principali sono:
Generalmente tale accumulo si associa ad un aumento della pressione intracranica e, pertanto, si associa ad una serie di disturbi:
Tali sintomi ci fanno capire come si tratti di una condizione molto seria che richiede un trattamento tempestivo. In molti casi tale condizione rappresenta il motivo per cui un paziente si presenta in Pronto Soccorso, pur essendo, tuttavia, il problema principale di altra natura.
Per la diagnosi prima di tutto si eseguono una visita neurologica e anamnesi accurate. Viene quindi fatta una TC che è l’esame dirimente nella diagnosi di idrocefalo e permette di prendere decisioni terapeutiche in poco tempo.
Le opzioni terapeutiche principali sono:
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