Rinosinusite

La Rinosinusite cronica può essere riconosciuta da diverse cause, la principale riguarda anomalie anatomiche, come ad esempio le deviazioni del setto nasale, diverse malformazioni o varianti anatomiche, in particolare nella via di drenaggio fra seni paranasali e naso e che favoriscono quindi l’accumulo di muco e, conseguentemente, infezioni. 
L’infiammazione locale e l’edema e ipertrofia della mucosa(polipi), rappresentano l’altro grande paragrafo delle cause che riferiscono alla patologia. 
Molto importante risulta quindi il percorso diagnostico, che vada a valutare sia la possibile sensibilizzazione allergica, sia la possibile associazione con asma.

I segnali che possono far pensare ad una patologia in questo senso, implicano alcune sintomatologie come:

• congestione nasale
• scolo faringeo
• difficoltà respiratorie
• dolore e gonfiore tra fronte e naso, intorno agli occhi e alle guance
• riduzione del senso del gusto e dell'olfatto
• febbre. 

Talvolta si osservano anche mal di gola, tosse, dolore all'orecchio e alitosi.

Per la diagnosi risulta indispensabile una visita dal medico specialista in otorinolaringoiatria.
Il racconto anamnestico da parte del paziente indirizza sempre lo specialista verso una diagnosi quanto più attenta e precisa. Il racconto deve essere accurato ed esteso non solo alla sintomatologia, ma anche alla periodicità con cui si presenta, alla persistenza e ad eventuali fattori scatenanti.
L’esame endoscopico della fosse nasali, realizzabile in ambulatorio da un medico specialista, evidenzia condizioni anatomiche che possono essere un elemento di predisposizione alla patologia (come ad esempio la presenza di muco infetto negli spazi di transizione).
La TC risulta essere fondamentale per rinosinusiti caratterizzate da varianti anatomiche. La TC, oltre a mostrare l’anatomia del caso clinico, accompagna verso una soluzione chirurgica.
In alcuni casi selezionati, la risonanza magnetica (RMN)con mezzo di contrasto del massiccio facciale può orientare alla caratterizzazione della diagnosi di forme particolari, come nel caso di rinosinusiti micotiche, od in alcune  forme tumorali.

Il trattamento è finalizzato da un lato a ridurre l'infiammazione e dall’altro a favorirne il deflusso. 
A seconda delle cause individuate dal medico specialista in otorinolaringoiatria, differenti saranno i trattamenti messi in atto. In particolare si segnalano:

• irrigazioni nasali con soluzioni saline, per disinfettare le cavità nasali
• corticosteroidi per uso orale o topico, sotto forma di spray nasale, per ridurre l'infiammazione
• decongestionanti, per evitarne il ritorno (la cosiddetta congestione di rimbalzo)
• antibiotici, dopo aver accertato la causa dell'infezione
• immunoterapia, per il trattamento contro gli allergeni
• chirurgia, per la rimozione di polipi che causano l'ostruzione (FESS) attraverso l’utilizzo di ottiche endoscopiche, senza alcuna cicatrice visibile.

Nelle conformazioni più articolate e complesse di Rinosinusite cronica, la chirurgia figura come uno dei passaggi del trattamento. Nei fatti è la sinergia terapeutica tra specialisti – allergologo, pneumologo, immunologo – che deve essere garantita al paziente, per facilitare il controllo di sintomi locali e sistemici al fine di scongiurare ricadute cliniche.