Il canale anale è un tubicino di circa 4 centimetri che collega la parte finale dell’intestino con l’esterno. Nella parte interna è rivestito da una mucosa contenente diversi tipi di cellule; quando queste, per vari motivi, degenerano in cellule tumorali, si origina un tumore. Oltre al canale, anche le ghiandole ad esso connesse (che producono muco per facilitare il passaggio delle feci) e l’apertura anale possono essere coinvolte nello sviluppo del tumore.
I tumori che colpiscono il canale anale e le strutture limitrofe possono essere di natura benigna o maligna. Tra i primi vi sono i polipi, che originano dalla mucosa del canale, e i condilomi, che insorgono invece nella parte finale del canale o appena oltre l’apertura anale. Tra i secondi i più comuni sono i carcinomi a cellule squamose, che rappresentano circa l’80% di tutte le neoplasie dell’ano; seguono adenocarcinomi, carcinomi a cellule basali e melanomi.
I principali fattori di rischio del tumore all’ano sono:
I sintomi del tumore all’ano, che compaiono solitamente con l’avanzare della malattia, sono:
Per effettuare una diagnosi di tumore anale è necessario, come prima cosa, sottoporre il paziente ad una visita con esplorazione rettale. Vengono poi effettuate:
Il trattamento previsto per il tumore dell’ano dipende da vari fattori tra cui:
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