Patologie

Vertigine

Le vertigini provocano la sensazione che la persona, o l'ambiente circostante, si stia muovendo o stia ruotando. Questa percezione può essere lieve, oppure così forte da non consentire di mantenere l'equilibrio e di svolgere le attività quotidiane.

A seconda della causa scatenante delle vertigini, possono comparire altri disturbi (sintomi), come, ad esempio, temperatura elevata, ronzio nelle orecchie (tinnito o acufene), perdita dell'udito.
Gli attacchi di vertigini possono manifestarsi improvvisamente e durare da pochi secondi ad alcune ore, nei casi di vertigini più gravi possono durare per giorni o mesi. La presenza costante di vertigini può rendere la vita di tutti i giorni molto difficile.

Se si ripetono episodi di vertigini che influenzano la vita quotidiana, si consiglia di rivolgersi al proprio medico di base per accertarne la causa.

La durata delle vertigini è variabile e dipende appunto dalla causa. Possono comparire sia gradualmente sia all’improvviso e, se frequenti, devono portare la persona che ne soffre a rivolgersi quanto prima ad un esperto.

Individuiamo quindi: 

  • La vertigine periferica, quando è causata direttamente da una problematica vestibolare dell’orecchio interno. La più frequente è sicuramente la vertigine parossistica posizionale benigna (VPPB), è strettamente connessa al movimento del capo e porta la persona a perdere la percezione del proprio capo nello spazio. La causa è da individuarsi in un distaccamento di piccoli cristalli di ossalato di calcio (otoliti) dall’apparato vestibolare all’interno dell’orecchio. Quando questi otoliti si staccano dalla struttura che li tiene insieme, provocano dei disturbi anomali che trasmettono al cervello un segnale diverso da un orecchio all’altro. Vi è anche la patologia del nervo che prende il nome di neuronite vestibolare (labirintite). Si tratta di un’infiammazione o una ischemia del nervo vestibolare che collega il labirinto (ovvero l’insieme dei canali che costituiscono l’apparato vestibolare dell’orecchio interno) all’encefalo. Questo collegamento, deputato alla regolazione dell’equilibrio, se danneggiato, provoca la sensazione di vertigine. Più spesso, la neuronite vestibolare ha un’origine infiammatoria di tipo virale.
  • La vertigine centrale invece è derivata da un problema dell’encefalo e può essere una sintomatologia anche di patologie più gravi come la sclerosi multipla, un tumore cerebrale, l’ischemia cerebrale o un ictus. 
  • Le pseudovertigini, ovvero forti percezioni di instabilità che però non riguardano direttamente la patologia vera e propria. Le pseudovertigini hanno un’origine microvascolare.

Cause

I fattori di rischio più importanti legati alle vertigini sono: 

  • postura e abitudini scorrette
  • ipertensione
  • diabete
  • alimentazione sbagliata
  • farmaci ototossici, cioè dannosi per l’orecchio.

Sintomi

La sintomatologia che accompagna la sensazione di vertigine, oltre al disorientamento spaziale, può comprendere anche:

  • nausea
  • vomito
  • perdita di equilibrio
  • nistagmo (movimenti oscillatori degli occhi)
  • disturbi dell’udito
  • caduta a terra.

Diagnosi

Per queste tipologie di disturbi conviene affidarsi ad un medico specialista in otorinolaringoiatria che lavorerà in stretta sinergia con il neurologo. Lo step iniziale per una prima diagnosi è sicuramente un’accurata anamnesi, ovvero un esame obiettivo che indirizzerà il medico a prescrivere il percorso diagnostico più indicato.
La figura del medico specialista è quindi fondamentale per escludere patologie più ‘banali’ (es. tappo di cerume, rottura del timpano).
Si procede poi con la diagnostica per immagini, è a questo riguardo che la risonanza magnetica fornirà allo specialista immagini più dettagliate degli organi e dei tessuti interni. Questa pratica è più sicura in quanto non ricorre a radiazioni ionizzanti, maggiormente dannose per la salute.

Trattamento

Il trattamento delle vertigini varia a seconda dell’origine dei disturbi che abbiamo individuato: 

  • nel caso della vertigine parossistica posizionale benigna (VPPB): la terapia consiste in manovre liberatorie (manovra di Hallpikeutili) utili a condurre gli otoliti in un punto dove non possano più nuocere, ristabilendo così l’equilibrio della persona
  • in caso di neuronite vestibolare, si ricorre a una terapia mediante l’utilizzo di farmaci specifici come, ad esempio, cortisonici, antistaminici o neurolettici
  • nel caso di vertigine centrale risulta necessario indagare più approfonditamente a riguardo della patologia, al fine di poterla adeguatamente trattare con terapie mirate.
Fondazione Poliambulanza Regione Lombardia Ministero della salute

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