martedì 08 febbraio 2022
In occasione della 44ª Giornata Nazionale per la Vita, Sabato 5 febbraio S.E. il Vescovo Mons. Tremolada ha visitato il reparto di Ostetricia, il nido e la Terapia Intensiva Neonatale di Poliambulanza. Ha impartito la benedizione ai neonati, ha incontrato molti genitori e si è intrattenuto con il personale in servizio ringraziando per il prezioso lavoro svolto.
Nel corso del raccoglimento in preghiera presso la Cappella ha detto: "Sono molto grato a tutti gli operatori che profondono impegno quotidiano in Poliambulanza. Vi penso, vi sono vicino come è avvenuto anche in modo particolare nei momenti più duri e dolorosi della pandemia. Il nostro ospedale è un luogo dove il cuore costantemente batte, anche la nostra preghiera deve essere costante, perché qui si fa l'esperienza della fragilità della vita, ma anche dell'accoglienza della vita e della sua custodia. Sono luoghi un po' sacri, a partire da questa cappella, dove la presenza del Signore è sacramentale, che si allarga ad abbracciare tutti i reparti dove questa presenza diventa esistenziale attraverso le persone che vivono la malattia e attraverso le persone che si prendono cura della loro malattia".
Dopo il saluto da parte del Presidente di Fondazione Poliambulanza, Mario Taccolini, ha ripreso commentando l'episodio evangelico in cui Giuseppe custodisce Gesù dalla ferocia di Erode, il tema della Giornata Nazionale della Vita, Custodi ogni vita. Si è fermato su tre verbi che declinano il custodire: sorprendersi, difendere e amare la vita.
La visita si è conclusa con la preghiera dell'Angelus a mezzogiorno.
Per la tutela della salute e del ben-essere del singolo, della coppia, della famiglia
Cerca il Punto Prelievi di Poliambulanza più vicino a te ed effettua le analisi di laboratorio tramite il Servizio Sanitario Nazionale o in regime privato.
Una guida pratica per le donne che scelgono di partorire in Fondazione Poliambulanza.
Tutti i servizi Welfare per le aziende che hanno a cuore la salute dei propri dipendenti
Il nuovo punto di riferimento dei bresciani.