giovedì 15 dicembre 2022
Da domenica 27 novembre a sabato 3 dicembre si è svolta la missione di Poliambulanza Charitatis Opera (PCO) in Guinea Bissau, nella Clinica Pediatrica di Bor.
PCO collabora da anni direttamente alla gestione dell’ospedale, in cooperazione con altre ONLUS lombarde, non solo finanziando opere di miglioramento, ma anche inviando attrezzature mediche, materiali sanitari ed équipe multi-professionali composte da medici, infermieri e personale tecnico di Poliambulanza e di altri ospedali.
Ad accogliere la squadra di PCO erano presenti il vicario del vescovo padre Davide Sciocco, il direttore dell’ospedale Jaime Katar, il dr Quessana Embana e il ministro della salute Dionisio Cumba.
Le attività che hanno interessato maggiormente l’équipe sono state:
Grazie di cuore a tutti i medici, al personale infermieristico, tecnico e amministrativo che hanno reso possibile la missione. Un ringraziamento va alle nostre Suore Ancelle della Carità e a tutti coloro che sostengono Poliambulanza Charitatis Opera, collaborando direttamente e con donazioni, arrivando così ad aiutare numerose persone bisognose e fragili.
Lunedì 19 dicembre presso l’ingresso di Fondazione Poliambulanza verrà inoltre allestito un banchetto firmato Poliambulanza Charitatis Opera presso il quale potranno essere acquistati gadget come ad esempio magliette, libri e tanto altro.
Il ricavato andrà interamente devoluto al progetto ABANA BACU, che prevede l’acquisto di kit per il trattamento dei bambini affetti da idrocefalia in Burundi.
L’idrocefalia è una grave patologia che consiste nell'accumulo di liquido all'interno dell’encefalo, il quale nei neonati e nei bambini provoca un ingrandimento del cranio.
In Burundi, come in numerosi altri Paesi, le condizioni fortemente debilitanti e gravemente incidenti anche dal punto di vista estetico, vengono, pur senza voler generalizzare, spesso classificate come conseguenza di malefici, sventure e/o ritenute inguaribili segni di eventi negativi, da allontanare, emarginare dall’ambito familiare e dalla comunità.
I bambini affetti da idrocefalia sono perciò costretti ad una vita difficile, nella solitudine di una emarginazione, nell’impossibilità di socializzare, nell’esclusione da qualsiasi possibilità di studio e di crescita culturale e sociale.
L’obiettivo del progetto di PCO è perciò quello di raccogliere fondi da destinare all’acquisto di kit per il trattamento di questa patologia, che prevede l’installazione nel cranio di un sistema di drenaggio chiamato shunt.
L'intervento viene così eseguito: si posiziona un'estremità di un lungo tubo flessibile con valvola in un ventricolo cerebrale. L'estremità opposta del tubo viene collocata in un'altra sede anatomica (in genere, addome o compartimento cardiaco). Il posizionamento di questo tubicino flessibile migliora la dinamica del fluido cefalorachidiano: in questo modo, il liquor in eccesso può essere riassorbito più facilmente. In genere, i malati di idrocefalia necessitano dello shunt chirurgico per tutta la vita.
Ogni kit contenente il cosiddetto “shunt” ha il costo di circa €1.000 per bambino. Acquistando uno o più regali solidali, sarà possibile contribuire al successo del progetto, regalando una nuova vita a tanti piccoli malati.
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