sabato 10 ottobre 2020
Inaugurato solo un anno fa, il nuovo blocco cardiovascolare Alessandra Bono ha effettuato ben 3000 interventi, di cui 130 TAVI (Transcatheter Aortic Valve Implantation), 300 sostituzioni o riparazioni di valvole cardiache, 100 endoprotesi vascolari. Numeri importanti e soprattutto benefici notevoli per i pazienti operati presso Fondazione Poliambulanza. Grazie a un’importante donazione elargita dalla Fondazione Alessandra Bono, che ha contribuito alla realizzazione del blocco cardiovascolare, è stato possibile collocare in un unico distretto complanare tutte le specialità chirurgiche e interventistiche del dipartimento nel segno della massima multidisciplinarietà: 5 sale dedicate alla cardiochirurgia, alla chirurgia vascolare, all’elettrofisiologia e all’emodinamica e un’area di 3 sale operatorie per la chirurgia a bassa complessità.
La punta di diamante dell’intero blocco è la sala operatoria ibrida, funzionale per l’interventistica cardiovascolare tradizionale e per quella mininvasiva. Unica in Italia per dimensioni e tecnologie è dotata di un robot angiografico di ultima generazione, in grado di acquisire immagini tomografiche tridimensionali e consentire all’operatore di “navigare” nel cuore e nei vasi sanguigni del paziente come se fosse guidato da un perfetto “Tom Tom”. Un progetto quindi ambizioso quello realizzato, un anno fa, da Poliambulanza, ma sicuramente non l’unico. Numerose sono le iniziative che continuano ad essere intraprese nel segno dell’implementazione tecnologica e dell’alta formazione.
Oggi in via Bissolati, sono state consegnate, dal Presidente Mario Taccolini e dal Cavalier Valerio Bono, due borse di studio del valore di 100mila euro. Il finanziamento arriva dalla Fondazione Alessandra Bono, che ancora una volta sostiene le iniziative di Fondazione Poliambulanza e contribuisce alla loro concreta realizzazione. “Siamo fieri di poter assegnare queste borse di studio – dichiara il Cav. Valerio Bono, Presidente della Fondazione Alessandra Bono -. Il fatto che appartengano all’ambito scientifico per noi vuol dire molto. Sappiamo bene quanto sia importante continuare a garantire mezzi e risorse atti allo sviluppo delle scienze mediche. Questo è uno dei valori della Fondazione: credere nel coraggio e nella tenacia delle persone, soprattutto quelle più giovani, per consentir loro di procedere nella ricerca scientifica per la prevenzione e la cura delle patologie oncologiche”.
Entrambi i sovvenzionamenti sono destinati a progetti di ricerca che saranno condotti presso il Centro di Ricerca E. Menni (CREM). Il Dottor Jacopo Romoli riceve una borsa per un dottorato di ricerca triennale in Medicina Sperimentale e Traslazionale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Il progetto, inizierà a novembre 2020 e si concluderà ad ottobre 2023. La giovane neolaureata Margherita Zipponi, riceve, invece, una borsa di studio biennale in scienze biologiche. Il progetto avrà inizio a novembre 2020 e si concluderà ad ottobre 2022. Tema dell’attività di ricerca è “lo studio in vitro delle applicazioni dei tessuti placentari e delle cellule da questi isolate nel controllo della proliferazione tumorale”. L’obiettivo è quello di verificare il potenziale delle cellule derivate da placenta umana nel controllare la progressione delle malattie neoplastiche e di identificare gli eventuali meccanismi di azione coinvolti.
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