Per la prima volta a Brescia un centro di simulazione robotica per rendere più sicure le nascite

Per la prima volta a Brescia un centro di simulazione robotica per rendere più sicure le nascite

venerdì 15 marzo 2019

La simulazione in campo didattico è uno strumento estremamente efficace per l’acquisizione di competenze professionali. Consente infatti di integrare le conoscenze teoriche con le abilità pratiche al fine di gestire gli imprevisti e mettere gli operatori nelle condizioni di fronteggiare situazioni potenzialmente rischiose. Non a caso, infatti, nasce nel mondo dell’aeronautica proprio allo scopo di preparare i piloti a gestire le emergenze.
Risulta, quindi, auspicabile inserire la simulazione all’interno di un processo formativo. È per questo che Fondazione Poliambulanza ha deciso di dotarsi di un Centro di simulazione ad alta fedeltà, rivolto al personale medico infermieristico ed ostetrico che opera in ginecologia-ostetricia e neonatologia, un ambito che richiede estrema delicatezza e attenzione.
“Il parto è una situazione delicata e la simulazione uno strumento fondamentale – afferma la dott.ssa Sabrina Maioli, Responsabile della Formazione di Fondazione Poliambulanza-. È soprattutto nella riproduzione delle fasi critiche che si realizza a pieno il processo formativo. Ricreare una situazione che nella realtà determina una grande tensione emotiva in un contesto protetto consente di lavorare molto sulla gestione delle emozioni e di acquisire maggiore sicurezza. Ma non solo. Durante la simulazione, intervengono tutte le figure presenti al momento del parto: l’anestesista, l’ostetrico, il ginecologo e il neonatologo, ognuno con un ruolo ben delineato e una formazione specifica. I medici hanno quindi la possibilità di entrare in relazione, di individuare una figura leader e anche di immedesimarsi nel pensiero dell’altro, cosa che in una situazione non protetta potrebbe essere più difficile. Il risultato è quello di realizzare una migliore performance nella realtà”. “Un altro momento di cruciale importanza – conclude la dott.ssa Maioli – è la discussione post simulazione, in cui si analizza quello che è stato fatto, cosa ha portato a optare per una scelta piuttosto che per un’altra, quali sono i comportamenti che si sarebbero potuti evitare e come agire. La problematizzazione dell’accaduto pone le basi per ottenere in futuro un risultato ottimale”.

Per raggiungere questo importante traguardo, Poliambulanza ha dato il via ad un progetto di fundraising, a cui hanno aderito importanti aziende bresciane. “Siamo onorati delle risposte positive che stiamo ricevendo dai Corporate – ha dichiarato Alessandro Triboldi, Direttore Generale di Fondazione Poliambulanza -. La scelta di rivolgerci a questi interlocutori non è stata dettata solo dall’esigenza di rispondere a un bisogno specifico. Vogliamo, piuttosto, intraprendere un percorso di forte collaborazione con le aziende. Un progetto di networking integrato, in cui tutti gli attori agiscono insieme per favorire la comunicazione e lo sviluppo del territorio. La raccolta fondi è quindi solo una parte di un processo più ampio di fundraising”.

 

Centro di simulazione robotica avanzata per il parto e la sicurezza della mamma e del bambino: di cosa si tratta?
Il centro di simulazione materno-infantile, di cui si dota Fondazione Poliambulanza, si propone di rispondere a molteplici esigenze formative
Il supporto di tecnologie avanzate permette di realizzare una simulazione interattiva e dinamica di scenari clinici. Il personale medico, infermieristico ed ostetrico, viene così messo nelle condizioni di acquisire capacità di cooperazione interdisciplinare, soprattutto nei casi difficili e inusuali, senza che ci sia in gioco la vita o la sicurezza del paziente.
Il centro di simulazione ad alta fedeltà si avvale di:

  • un simulatore altamente sofisticato “mamma” dotato di due feti per riprodurre il parto gemellare
  • un simulatore “prematuro” da 700 g
  • un simulatore “neonato a termine” da 3,5 Kg

che sono in grado di rispondere clinicamente come una vera partoriente, un vero prematuro ed un vero neonato. 
In particolare, attraverso il supporto della tecnologia e l’intervento di istruttori-attori, è possibile riprodurre scenari clinici che riguardano la rianimazione materna, le cure intensive neonatali e le più svariate manovre ostetriche del parto, fino a scenari multidisciplinari più complessi, quali ad esempio l’emorragia postpartum, l’inversione uterina, le convulsioni materne, il neonato asfittico e il neonato in arresto cardio-respiratorio.
Il centro di simulazione è in grado di soddisfare ogni esigenza specialistica nel settore materno infantile, compreso l’addestramento avanzato e in equipe del ginecologo, dell’anestesista, del neonatologo, delle ostetriche e degli infermieri, a vari livelli di difficoltà. 
I simulatori possono essere intubati dal naso o dalla bocca, ventilati, massaggiati, auscultati cuore/polmone/intestino e monitorati, utilizzando un monitor paziente simulato per ottenere l’elettrocardiogramma, la saturazione arteriosa e la pressione sanguigna.
È possibile registrare quanto avviene nella sala parto simulata attraverso un sistema di telecamere, che riprendono l’audio ed il video di ogni singola manovra in modo che possa essere ridiscussa in fase di debriefing.
Questo sistema consente al personale, che è in sala plenaria e aspetta di “entrare in azione”, di assistere in tempo reale a quanto avviene nella sala di simulazione.
Tutte le azioni dei simulatori sono gestite da un pool di istruttori e tecnici di regia che, dietro ad un vetro unidirezionale, osservano in tempo reale l’attività senza essere visti dagli attori rendendo lo scenario ancora più realistico.

 

23 marzo, Teatro Grande – una serata per ringraziare le aziende partner
La serata del 23 marzo - dedicata al concerto di Akademie Für Alte Musik Berlin | Rias Kammerchor | Justin Doyle Direttore - sarà un momento di cultura e spettacolo per ringraziare le aziende partner, che hanno contribuito alla realizzazione del progetto. “Siamo lieti di ospitare gli attori coinvolti in un’iniziativa di grandissimo rilevo – commenta Umberto Angelini, Sovrintendente e Direttore artistico del Teatro Grande. Crediamo infatti, fortemente, che solo dall’integrazione di cultura e progetti sociali si creino le basi per lo sviluppo del territorio e la crescita di una comunità”.   
Sulle ricadute di sviluppo e crescita per la città si sofferma anche Laura Castelletti, Vice Sindaco di Brescia: “Impegnarsi in ogni modo e con ogni strumento per rendere più sicuro, per madri e bambini, il momento del parto è segno di civiltà e progresso. Il progetto di Fondazione Poliambulanza amplia l’offerta sanitaria proprio in questa direzione, coniugando innovazione tecnologia e attenzione alla persona. Un binomio che contraddistingue molte aziende del nostro territorio, aziende e imprese che hanno saputo intuire il potenziale di questo progetto e lo hanno generosamente sostenuto”. Visione condivisa da Matteo De Maio, Direttore Generale di BTL Banca del Territorio Lombardo, uno dei principali partner del progetto. “Abbiamo scelto di contribuire, con decisione, alla creazione del centro di simulazione, punto di pregio per la formazione dei medici, infermieri e ostetrici. Inoltre ci ha convinto, sin da subito, il carattere innovativo del fundraising, quale proposto da Fondazione Poliambulanza. Come banca legata al territorio, siamo felici di siglare un’alleanza per un fine comune, in cui ciascuno potrà dare un supporto necessario e prezioso”.