giovedì 27 maggio 2021
Il primo posto va a Poliambulanza con il progetto “Vincere il tempo - Time is brain”, ottenuto sia su tutti i progetti finalisti grazie al voto del pubblico, sia nella categoria “Servizi a supporto dei processi clinici e assistenziali” tramite il voto di una giuria qualificata.
Premessa
Ogni anno gli ictus colpiscono circa 15 milioni di persone in tutto il mondo, causando 5 milioni di morti e permanenti disabilità in altri 5 milioni.
Ogni minuto in cui un ictus ischemico di un grande vaso non viene trattato, il paziente medio perde 1,9 milioni di neuroni, 14 miliardi di sinapsi e 12 km di fibre assonali mielinizzate. Ogni ora in cui il trattamento non viene applicato, il cervello perde tanti neuroni quanti ne perde in quasi 3,6 anni di vita normale (Time is brain – Quantified: Jeffrey L. Saver, MD; Stroke, Jan 2006, 263-266).
C'è una finestra temporale estremamente breve per trattare questa condizione una volta comparsi i primi sintomi. Una diagnosi accurata e una comprensione precisa dell'entità del danno cerebrale possono aiutare a determinare il setting assistenziale corretto a patto di ottenere questi dati in tempi brevissimi.
L'attuale pratica dei medici che visualizzano e classificano manualmente le immagini radiologiche per identificare le anomalie legate all'ictus è infatti un processo impegnativo che richiede tempo e che potrebbe esporre a possibili errori in termini di diagnosi imprecisa. L'interpretazione delle immagini da parte del medico è infatti un’attività soggettiva (operatore dipendente), basata sul livello individuale di esperienza personale raggiunto dallo specialista. Il sistema di analisi automatica delle immagini, non va comunque a sostituire le funzioni dei medici neuroradiologi, bensì affianca tutta la equipe di operatori coinvolti permettendo in tempo reale di condividere le informazioni circa lo stato cerebrale del paziente.
La vocazione alla cura, che le suore Ancelle della Carità hanno sempre dimostrato nello svolgimento dell’attività ospedaliera, continua a concretizzarsi nell’impegno quotidiano di Fondazione Poliambulanza la cui Mission è migliorare continuamente l’efficacia delle cure.
Nel caso specifico dello Stroke ischemico questo obiettivo si può raggiungere attraverso due strategie complementari:
Negli ultimi 10 anni in Poliambulanza sono stati curati più di 6000 pazienti con stroke e circa 700 sono stati trattati con tecniche di riperfusione cerebrale, ripristinando un normale flusso ematico, riducendo la mortalità e limitando la disabilità residua.
La sensibilità di Fondazione Poliambulanza nei confronti della patologia acuta cerebrale è storicamente nota: nel 2008 fu istituita la Stroke Unit (grazie anche al contributo della Fondazione Lonati) e nel 2011 fu acquisito l’angiografo biplano che consente il trattamento endovascolare dell’ictus. La riduzione dei tempi è stata garantita già dal 2018, con risultati da subito evidenti, grazie all’introduzione di un programma aziendale di miglioramento continuo, basato sulla metodica Lean (riduzione dei tempi medi di trattamento da 70 a 50 minuti). Dal 2021 per migliorare ulteriormente il processo di cura, attraverso una parternship con Angels e Medtronic, è stato attivato il progetto premiato proprio ieri “sconfiggere il tempo”.
Il progetto consentirà un’adeguata selezione dei pazienti candidabili che, con requisiti clinici considerati favorevoli congiuntamente alla corretta applicazione della metodica utilizzata, potranno godere della riduzione di possibili complicanze e pertanto di un miglior esito.
Per questo motivo, su spinta del personale medico che opera su queste casistiche, è stata fatta un’analisi per individuare soluzioni innovative che potessero aiutare a migliorare l’inquadramento iniziale dei pazienti.
Da queste premesse è stato individuato RapidAI ed è nato il progetto “Vincere il tempo - Time is Brain”, presentato all’evento Premio Innovazione Digitale in Sanità 2021, indetto dall’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano e classificatosi al primo posto.
In cosa consiste?
Il sistema RapidAI permette di accelerare lo svolgimento del corredo diagnostico necessario alla selezione dei pazienti candidabili alla terapia trombolitica.
Una volta eseguito lo studio di TC perfusionale e l’angioTC trifasica, grazie a questo sistema, si ha l’automatica ed immediata ricostruzione delle mappe perfusionali e dell’angioTC, con un responso istantaneo nei riguardi del mismatch tra volume di encefalo infartuato e volume invece salvabile.
Ad oggi questo tipo di analisi richiede l’operatività di un medico neuroradiologo che, sulle console delle diagnostiche, esegue le ricostruzioni e deve interpretare manualmente il caso con diversi svantaggi, primo fra tutti il tempo, superiore ai 20 minuti, inoltre si tratta di un’attività “uomo dipendente” con tutti i limiti del caso, compreso il fatto che spesso è lo stesso neuroradiologo ad eseguire sia la diagnostica che la terapia.
Con il nuovo sistema invece l’analisi avviene in modo automatico in pochi minuti grazie ad un “Intelligent Imaging Analysis System”, che utilizza algoritmi di Intelligenza Artificiale e Deep Learning in grado di elaborare immagini cliniche, ricostruire le mappe perfusionali e rilevare informazioni critiche in tempi molto rapidi.
I risultati sullo stato della perfusione cerebrale del paziente e sui vasi cerebrali, oltre ad essere disponibili su un’interfaccia web, sono anche inviati a tutti gli operatori coinvolti tramite mail e/o App mobile (installabile su smartphone), quest’ultima abilita anche una comunicazione diretta tra gli operatori del team che hanno in carico la cura del paziente, con servizi di messaggistica istantanea, chiamata e notifiche.
In questo modo il medico può consapevolmente optare per il migliore comportamento terapeutico.
Nella cura dello stroke ischemico acuto cerebrale il tempo è il nemico numero uno ed il sistema RapidAI aiuta a vincere il tempo!
I principali vantaggi attesi dalla riduzione del tempo intraospedaliero di inquadramento, valutazione clinica e trattamento del paziente sono quindi:
Attraverso la standardizzazione del processo di inquadramento, che si svolge principalmente nei primi minuti dall’arrivo in Pronto Soccorso, grazie anche a questa tecnologia si riesce ad anticipare di circa 35 minuti l’arrivo del paziente in sala angiografica.
Inoltre, lo studio perfusionale TC consente di verificare la presenza di mismatch ossia la differenza tra volume infartuato e volume salvabile consentendo il trattamento anche di pazienti che col solo giudizio clinico verrebbero esclusi: stroke del risveglio, dal timing incerto per esempio, beneficiando una considerevole proporzione di pazienti che verrebbero altrimenti esclusi a priori.
Congratulazioni a tutto il team ICT ed al personale dello Stroke Team (Pronto Soccorso, Neuroradiologia, Neurologia) di Poliambulanza per il progetto presentato, che si è distinto per la capacità di utilizzare le tecnologie digitali come leva di innovazione e cambiamento nel mondo della Sanità e che ha riscosso l’apprezzamento sia da parte della giuria qualificata, sia del pubblico che lo ha scelto come miglior progetto fra tutte le categorie.
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