Premio Lean 2022: i due progetti di Fondazione Poliambulanza entrambi finalisti

Premio Lean 2022: i due progetti di Fondazione Poliambulanza entrambi finalisti

giovedì 27 ottobre 2022

Sono due i progetti proposti da Fondazione Poliambulanza per il premio Lean Healthcare Award 2022, entrambi tra i 28 finalisti, selezionati tra 200 progetti presentati da oltre 90 strutture sanitarie.
Il 27 ottobre, in occasione del Lean Day, i progetti finalisti saranno condivisi in una sessione telematica e ulteriormente selezionati, in seguito alla quale una giuria, composta da membri degli organi direttivi di aziende ospedaliere, potranno esprimere la loro votazione, con esclusione del diritto di voto sui progetti presentati dalla propria struttura. La premiazione si terrà il 10 novembre al Palazzo delle Esposizioni di Roma.

I progetti di Fondazione Poliambulanza, My Tavi e Simply The Breast, sono relativi all’efficientamento delle risorse, alla riduzione degli sprechi, al miglioramento organizzativo dei servizi al paziente e alla sicurezza e ottimizzazione delle procedure per gli operatori sanitari.

Il Direttore Generale, Dott. Alessandro Triboldi, espone le potenzialità del metodo Lean: «In Poliambulanza applichiamo il metodo Lean da oltre 7 anni. La revisione dei processi favorisce non solo il confronto tra diverse professionalità, ma stimola la conoscenza e la condivisione fra colleghi. Ne guadagnano la lotta agli sprechi, il clima aziendale e il valore del servizio al paziente».

Il percorso “Simply the Breastottimizza tutte le fasi di presa in carico delle pazienti. Le donne attualmente seguite sono 450 in primo accesso e circa 4500 in monitoraggio con il risultato di un annullamento delle liste d’attesa.
Il numero delle pazienti coinvolte e l’articolazione delle cure determinano una peculiarità della Breast Unit. Il percorso è di per sé estremamente complesso in termini di fasi, passaggi organizzativi e persone coinvolte. Fondamentale è una gestione strutturata del processo e una profonda attenzione al riconoscimento dell’identità singolare di ognuno.
La collaborazione tra diversi specialisti consente di introdurre nuove tecniche, come la colorazione a fresco direttamente in sala operatoria e l’identificazione dell’orientamento del pezzo operatorio, con un aumento degli standard qualitativi del processo diagnostico.
L’analisi dei flussi di lavoro ha evidenziato e consentito di affrontare le criticità di processo, relative soprattutto alla refertazione degli esami estemporanei intraoperatori, alla revisione degli esami effettuati all’esterno della struttura e ai carichi di lavoro dell’intera unità.
La conseguente riorganizzazione di queste ultime attività ambulatoriali e di gestione delle pazienti ha migliorato le tempistiche, a fluidificare i flussi e a garantire a ogni paziente tempistiche e cure ottimali e adeguate caso per caso.
Per esempio, trovare il tempo, le persone e gli spazi per effettuare la biopsia mammaria subito dopo la visita senologica e gli esami strumentali sembrava impossibile all’interno delle nostre sedute di diagnostica senologica, già così fitte di esami. La collaborazione multidisciplinare ha consentito da settembre 2022 di effettuare regolarmente il TRIPLO test nella stessa seduta.
Il risultato finale è stata la definizione delle risorse necessarie per la fase chirurgica della cura delle pazienti, non dimenticando anche la fase ricostruttiva fondamentale per l'outcome finale, con l'incremento di una seduta settimanale dedicata alla chirurgia senologica.

La principale sfida del progetto “My Tavi” invece è quella di uniformare il percorso di cura del paziente valvulopatico. Metodologicamente si è provveduto con una suddivisione del percorso in 4 macro fasi, evidenziando criticità e opportunità di miglioramento per ognuna.
La soluzione è stata sperimentare un approccio multidisciplinare capace di ridurre enormemente i tempi di valutazione pre-operatoria, garantendo un trattamento “sartoriale” per ogni singolo paziente, a prescindere dallo specialista di riferimento che effettua la prima valutazione.
La multidisciplinarietà entra in gioco anche nella fase post-procedurale, nella personalizzazione del trattamento di assistenza in reparto all’interno dell’Area Cardiovascolare, in base alla complessità del caso.
L’anestesista interviene attivamente in ogni step del percorso: partecipando al Valve Team, collaborando a identificare l’iter operatorio migliore per il paziente, e in sede di pre-ricovero, dando il giudizio conclusivo sulla fattibilità dell’intervento.
Inoltre, è stata creata un’applicazione che possa accompagnare paziente e care giver durante tutto il percorso diagnostico-terapeutico, funzionale a interagire con l’apparato assistenziale, informare, rispondere e seguire il paziente, fornendo dati di follow-up. L'applicazione MYTAVI è uno strumento applicabile a diversi ambiti medici, un ponte tra ospedale e territorio. Consente anche di evitare l’accesso all’unità coronarica o alla terapia intensiva nella maggioranza dei casi, indirizzandovi il paziente solo al subentrare di particolari condizioni cliniche, dando la possibilità a chi necessità di questi trattamenti di fruirne con maggiore tempestività e con effettiva priorità.